Le donne dello schermo di Luciano Emmer
Edizione Alcione Editore
Dalla postfazione Attenta distrazione di Enrico Ghezzi: …In ogni sguardo di donna (ripeto: mai così belle e intense e nonattrici queste attrici) tutta la malinconia sfinita (filmica: in un senso, la lunga lunga lunga lunga notte è s/finita come gli eyeswideshut kubrickiani) che si tratti di schermi, di ostruzioni, di statue nel buio, di risparmio e di spreco di desiderio, il desiderio stesso come schermo della luce, la luce stessa (come gli occhi di una donna) in vetrina.
Le donne dello schermo di Luciano Emmer di Irene Sollazzo: …L’attimo è importante più che la storia che lo contiene. I suoi personaggi hanno una forte definizione psicologica, per loro parlano le azioni che compiono. Le donne dello schermo di Emmer sono le donne della finzione, immagini che rinviano a qualcosa d’altro, alla sembianza di una ricchezza emotiva inesplorata. Lo schermo qui non cela, ma mostra, invece, il mistero dell’amore davanti agli occhi di tutti. (…)